Molte persone mi hanno chiesto della
storia dell'umanità, perché nel mio racconto non spiego abbastanza la nostra origine, per questo vengo a raccontare quello che mi è
stato detto da Loro della nostra storia. Informazioni comunicate a
Bruno Sammaciccia, Stefano Breccia e a me in diverse occasioni. Tutti
i documenti che sono esposti in questo blog mi sono stati dati da
Stefano Brescia un mese prima della sua morte terrena .
IL
RACCONTO DEI FRATELLI DELLE STELLE
Circa un miliardo di anni fa l'uomo
apparve contemporaneamente su 50 pianeti, ne 49 ne 51, precisamente
50 pianeti che sono chiamati pianeti madre. Di questi la Terra e
Marte ambedue in questo sistema solare. Gli altri pianeti sono in
altri sistemi come Proxima Centauris, Cirius, e tutti vicini tra
loro. Pian piano i vari gruppi umani evolvero tecnologicamente e
cominciarono a incontrarsi.
LE
RAZZE
Le
razze originali sono tutte di tipo europeo, con capelli biondi,
rossi, castani, neri e gli occhi blu, verdi, marroni, neri, a questi
va aggiunto il tipo indiano.

CREAZIONE
DELLE ALTRE RAZZE
L'esplorazione
e la colonizzazione di altri pianeti portò alla scoperta di sole,
piante e animali, gli umani furono trovati unicamente sui 50 pianeti
cosiddetti, madre. Nel corso del tempo si organizzarono in
confederazione. Si verificarono naturalmente diverse modificazioni
morfologiche. A chi abitava su pianeti con gravità alta diminuì di
altezza. Al contrario chi abitava su pianeti a bassa gravità divenne
più alto. Attualmente esistono umani di altezze comprese tra i 50
cm e i 6 metri. Un altro fatto importante sono state le nuove razze.
Con il tempo alcuni appartenenti della confederazione hanno
modificato il loro DNA per cambiare di aspetto, per proteggersi dai
raggi cosmici, per estetica, ecc. Alcuni si sono scuriti, altri hanno
creato il tipo asiatico. Altri per moltissimi e per i più svariati
motivi hanno intrapreso diverse modificazioni, e ora cosi abbiamo
persone con la pelle trasparente, altri rossa..etc.. Tutto questo è
avvenuto in centinaia di milioni di anni, e tutte queste
particolarità hanno influenzato e modificato nel tempo il rapporto
fra uomini e donne; in un'altra occasione spiegherò il perché.
CREAZIONE
DEI ROBOT BIOLOGICI

CREAZIONE
DEI ROBOT BIOLOGICI A NOSTRA IMMAGINE
Dopo
diverso tempo arrivarono a creare un robot biologico somigliante alla
razza umana, sia maschile che femminile, anche perché più gradevole
da guardare; quando dico a nostra somiglianza, a parte l'assenza di
anima sono, identici a noi e possono anche riprodursi, se così si
decide, esattamente come noi. La loro funzione è di occuparsi di
tutto, dal servire in famiglia a piantare e raccogliere, al gestire
tutti gli impianti tecnologici. Sono programmati per questi scopi al
momento della creazione. Sono anche utilizzati per il sesso.
LA
DRAMMATICA PERDITA DEL CONTROLLO DEI ROBOT BIOLOGICI
3
milioni di anni fa accade un fatto che provocò una catastrofe. Un
importante scienziato creò una nuova serie di un nuovo modello molto
più evoluto, ma durante la programmazione a causa di un errore,
tutti questi nuovi androidi andarono fuori controllo. Gli Amici, come
si fanno chiamare i nostri fratelli delle stelle, non usano la parola
ribellione perché solo chi ha un'anima può ribellarsi, una macchina
che si ribella non ha senso, anche se biologica rimane sempre una
macchina. Gli androidi in fuga uccisero il loro creatore e si
rifugiarono su un pianeta non abitato dove realizzarono tutte le
conoscenze tecnologiche in loro inserite durante la programmazione.
Si autocopiarono in miliardi di esemplari e conseguentemente
iniziarono ad aggredire gli umani. Da quel momento gli androidi
conquistarono un terzo dell'universo. Gli Amici li chiamano WEIROS
che nella loro lingua e anche in sanscrito significa ``senza anima``.
SCOPERTA
DELL'ANIMA. GLI ACCORDI

e
nel volere assomigliare agli umani hanno anche loro creato un robot
biologico, I GRIGI.
Per
quasi 3 milioni di anni ci sono stati conflitti e milioni di esseri
umani sono morti. Tutto questo fino a quando i WEIROS scoprirono
l'esistenza dell'anima circa 26000 anni fà. Mi sono chiesto come mai
ci abbiano messo tanto tempo per scoprirlo considerando l'enorme
quantità d'informazione e conoscenze in loro possesso; la risposta è
che furono programmati per lavori tecnologici, non per riflettere su
questioni metafisiche, non avrebbe avuto senso, di conseguenza, come
raccontato da KENIO, fu raggiunto un accordo fra gli umani e i
WEIROS. Gli umani, in base agli accordi presi, portarono 144.000
neonati su questo pianeta (anche qui mi sono chiesto, non tanto del
perché 144.000, che è conseguenza del sistema matematico, ma
piuttosto come sono arrivati ad avere una sistema in base 12; noi
abbiamo base 10 a causa dell'uso delle 10 dita delle due mani, i Maya
avevano base 20 perché contavano anche le dita dei piedi, ci sono
popoli che contano a base 5, su una sola mano. La risposta fu che
piegando un poco la mano e con il pollice si comincia a contare
partendo dall'indice ogni falange, le quattro dita assieme ne contano
12).
La
Terra fu scelta di comune accordo, perché altri posti liberi dove
vivono umani si trovano a 1.100 anni luce negli 'amassi stellari
delle pleiadi. E la Terra è un dei pianeti più conosciuti.
Il
resto della storia la conoscete, 5 civilizzazioni sono passate
durante le quali l'uomo possedeva una longevità di 1.200 anni; in
questa sesta civilizzazione, l'ultima, la longevità dell'uomo
è stata ridotta a 120 anni. I WEIROS modificarono parte del nostro
DNA per ottenere più anime da studiare nello stesso periodo di
tempo. Da notare che nei casi in cui il gene di riduzione della vita
si esprime due volte questo causa la progeria.
SCRITTURA DEGLI AMICI
Lo
scritto che segue è stata eseguito su una lavagna dagli Amici.
Questa è la scrittura originale dell'Umanità ed è usata da tutti
gli umani di questo universo. Accanto a questa scrittura la
confederazione ha sviluppato altri tipi di scritture.
In
questa scrittura i colori sono MOLTO importanti perché cambia la
semantica, il rosso indica affetto, il
viola pericolo, il verde cose tipo la
natura. Il giallo la logica.
Etc...
Scrittura
originale dell'Umanità.
Come
si può notare qui è stata menzionata la data:
19/09/77
scritta con nostri numeri e firmata con affetto.
Accanto
a questa scrittura la confederazione ha sviluppato altre scritture.
Altro
esempio di scrittura originale dell'umanità in questo universo.
Lettera
di affetto agli umani di questa Terra.
Altro
tipo di scrittura usata da un'altra confederazione a parte la firma.
Cosa
molto importante è che, nonostante la loro altissima tecnologia,
usano sempre la scrittura manoscritta, perché dicono che così
l'assimilazione è molto più facile.
LE
NAVICELLE
Notare
il cono d'ombra che evidenzia la spaventosa concentrazione di
energia.
Il
cono di energia è sempre presente.

dal
sottosuolo ,la loro tecnologia
non
a frontiere con la magia.

Qui un
tentativo di misurare la sua altezza basandosi sui ciuffi di aghi
di pino.
Le pigne misurano in media tra i 15 e i 20 cm.
Quando si prova
a far delle foto di Loro
senza
permesso, allo sviluppo non appare niente.
L'altezza
del personaggio standard è di 176,9 cm, ecco come apparirebbero a
confronto.
Scusate per la
qualità della foto, ma
I WEIROS no si
lasciano fotografare
facilmente.
UOMO è il nome
che noi ci diamo, loro dicono AKRIJ.
Stefano Breccia
era ingegnere in elettricità, esperto in elettronica e informatica,
specialista in Sanscrito, Geroglifici egiziani e in lingua aramaica.
I nostri fratelli
delle stelle hanno sempre avuto contatti con la gente di questo
pianeta specialmente con gli antichi Egizi. Lascio la parola a
Stefano.
L’amico
Fabio Siciliano, su un numero di “Area 51” nel quale commentava
“Contattismi di massa”, aveva lanciato l’idea che il nome
“Akrij” potesse avere un qualche significato in sanscrito; una
rapida visita dei miei vocabolari sanscriti mi ha fatto trovare
subito la parola: si legge “Akhrij” (la “j” è una “i”
breve), è un nominativo plurale neutro – come si usava per gli dei
– e significa “i saggi”. Interessante, isn’t it? Era quindi
abbastanza scontato il passare dal sanscrito ad un’altra importante
lingua dell’antichità, l’egizio.Il voluminoso “Egyptian
Hieroglyphic Dictionary” di Sir Wallis Budge (I vol.) riporta il
nome proprio “Akrijw”
(la “w” –
pronuncia “u” – è la desinenza del plurale);
secondo il
vocabolario, si tratterebbe di un gruppo di nove divinità (una delle
tante “enneadi” egizie) maschili terrestri, che sarebbero stati
addirittura gli antenati di Ra,
il dio-sole, nonché degli dèi Akhabiw.
Con la grafia testé riportata, il vocabolario cita anche nove
divinità femminili, non meglio definite, il che è
strano, in quanto nulla, in questi
geroglifici, rimanda al femminile. In effetti, leggendoli, la
scrittura è alfabetica: “a”, “k”, “r”, “ij” (le due
piume affiancate), “w”, poi il determinativo del serpente, che
generalmente significa “saggezza”, infine il simbolo del plurale,
che rafforza foneticamente la “w” finale. Il neutro, in egizio, era reso al femminile, quindi può darsi che questa grafia si riferisca ad un concetto astratto o collettivo (neutro) e quindi sia femminile “per definizione”, indipendentemente dai dettami grammaticali. E quindi, anche questo nome potrebbe riferirsi ai “saggi” per antonomasia. Il libro “The Gods of the Egyptians” di Budge (Vol. II, pag. 98) parla degli Akriw come di due dèi, entrambi simboleggiati da un leone, che custodivano la porta di ingresso e quella di uscita del sole durante la notte. La cosa è fortemente strana, perché in egizio si distingueva fra singolare, duale e plurale, e sia nella prima grafia che in quella sottostante la scrittura indica decisamente un plurale (le tre barre verticali, od il determinativo ripetuto tre volte). Poi, evidentemente, il parlare di “due” contrasta con i “nove” citati nel vocabolario.
Parrebbe
che queste divinità siano citate nel cap. 153 del Libro dei Morti,
versione tebana, mentre la loro controparte femminile sarebbe citata
nel precedente capitolo 108. Purtroppo la mia versione di questo
testo in geroglifico (al solito, quella di Budge) non contiene questi
particolari capitoli. Una traduzione italiana (a cura di Kolpaktchy –
Ed. Ceschina, Milano) del capitolo CLIII parla degli “Spiriti
pescatori” (in quanto “pescavano” con le loro reti le anime dei
defunti), e contiene i versi:
Io
conosco gli Spiriti pescatori che tendono le loro reti.
“Gli
dei Akeru, progenitori degli dei Akhabiu” è il loro nome.
…
Io conosco il nome di questi Spiriti
cacciatori e pescatori:
“Gli
dei Akeru antenati di Ra”
Il
nome “Akeru” è quasi un omofono di Akriw; la “e” è
normalmente inserita fra le consonanti, in quanto in egizio le vocali
erano raramente indicate esplicitamente; la “u” è
sostanzialmente la “w” che uso io. In compenso è
scomparso il gruppo “ij”; non avendo dinanzi il testo
geroglifico, è difficile fare ulteriori commenti. Il capitolo 108,
invece, banalmente non fa menzione delle dee, con buona pace di
Budge, che ho sempre stimato come il migliore degli egittologi
teorici.




Purtroppo non riesco più a trovare la mia vecchia grammatica di arabo, e quindi non sono in grado di cercarne una traduzione; in base al testo, si direbbe “popolo”. Da un’altra citazione, invece, parrebbe che significhi “pace” (il che però contrasta con quel poco che ricordo di arabo).
Alcuni link:
http://www.youtube.com/watch?v=3R5DjZUFQMo
La prossima volta parlerò di tecnologia e delle piramidi .
La prossima volta parlerò di tecnologia e delle piramidi .
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l'autorizzazione dell'autore è proibita .
Très intéressant cet article, merci bien.
RispondiElimina1 petit coucou de France ;)
Amitiés
Buonasera, non so se sia ancora attivo questo blog o meno, volevo scambiare se possibile, opinioni e impressioni con il divulgatore dei contenuti citati nel blog.
RispondiEliminaSarei disponibile e anzi lo preferirei, anche per un incontro di persona.
Attendo notizie e ringrazio in anticipo, un abbraccio.